Sabrina Casani e il “Caleidoscopio”
Caleidoscopio:
una interessante narrazione caleidoscopica raccontata da Sabrina Casani
Trattasi di un viaggio nella mente, un Cervello/Prisma che plasma mondi sospesi tra realtà e immaginazione. Una scrittrice che scrive sé stessa frammentando ogni aspetto dellapropria anima in innumerevoli personaggi che prendono vita tra mostri marini, lupi innamorati della luna, la strega e il suo polpo, sirene che si sgretolano all’urto dell’onda del tempo in un mare embrionale a cui tutto torna e che tutto confonde, lo spazio svanisce e restano negli occhi i riflessi del perpetuo e vorticoso Caleidoscopio.
Ecco quindi, si arriva a “Oltreamore”, dove si vive in eterno rimbalzando fulminei nel sublime gioco di specchi che è Anima immortale. Non è un’autobiografia dell’autrice, ma è quella di tutti i personaggi che riflettono su di essa, constatandosi senza più timore del Cielo/Mare.
Trattasi, infatti, di un’opera di narrativa strutturata su più livelli di osservazione, da quella psicologica e analitica, fino alla ricerca dell’astrattezza dell’anima, da cui scaturisce una storia surreale dove ogni personaggio rappresenta una parte dell’inconscio della protagonista. Un gioco di specchi (per l’appunto “caleidoscopio”) che tenta di riflettere frammenti emotivi. Il fine è la ricerca di un luogo, fisico o meno, dove poter vivere liberi da schemi rendendo ogni attimo eterno a discapito della condanna umana che è la morte. Tutto ciò è reso possibile dall’amore non vincolato ad un oggetto specifico, bensì innamorarsi dell’amore per essere liberi e immortali.
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Sabrina Casani è la giovane Autrice che, ora, si sta cimentando anche nella narrazione, senza minimamente trascurare altri interessanti percorsi artistici e culturali a 360°, in particolare nella arti figurative. Possiede Laurea specialistica in Storia dell’ Arte, in Beni Culturali con indirizzo in Scienze e Tecnologie delle arti figurative e dello spettacolo. Collabora con alcune Testate Giornalistiche e con varie Associazioni attive nella Provincia di Roma e di Grosseto.
Questa sua opera è stato pubblicata, a marzo di quest’anno, dalla Casa Editrice Campanotto, sorta a Pasian di Prato vicino Udine e sviluppatasi nel 1977 intorno alla rivista di poesia Zeta, Responsabili di tale avventura culturale sono Franca Campanotto, Carlo Marcello Conti e tutti gli autori. Partendo dalle riviste e dai quaderni – settore militante di questa piccola Editrice – oggi gli argomenti trattati spaziano tra poesia sperimentale, arte, musica, fotografia, problemi del restauro, della traduzione, letteratura per ragazzi e l’infanzia, narrativa e filosofia, consolidando così in un vero “laboratorio” una propria realtà identitaria pronta ad entrare nella nuova Europa dal Portogallo alla Georgia.