Scilipoti bacchetta Don Ciotti …. ed ha ragione !!!
“MAGLIETTE ROSSE” anche per gli “Italiani Poveri”
E NON SOLO PER MIGRANTI
Rassegna Stampa da parte di UNIONE CRISTIANA, pervenuta alla nostra Redazione
Roma 9 luglio – “Abbiamo appreso da fonte Istat che 18 milioni di italiani sono a rischio povertà. Si tratta di un numero importante che deve spingere governo e parlamento ad adottare misure efficaci per incentivare economia e lavoro, vere priorità. Invitiamo don Luigi Ciotti e i promotori della manifestazione Magliette rosse a manifestare con la stessa intensità anche a favore degli italiani che si trovano nell’indigenza”. Lo dichiara in una nota il presidente di Unione Cristiana ed esponente di Forza Italia, Scilipoti Isgrò.
Roma 6 luglio – “Esprimiamo apprezzamento per le sagge parole pronunciate da Papa Francesco nell’ omelia in occasione della Messa in memoria del migranti scomparsi. Il Santo Padre, infatti, ha invitato i rifugiati, ad “avere rispetto per la cultura e le leggi del Paese che li accoglie”. Il complesso tema delle migrazioni non può essere affrontato in modo solo emotivo, bensì coniugando accoglienza e rispetto di legalità e sicurezza. La risposta più idonea, assieme agli organismi internazionali, è organizzare un piano Marshall per aiutare quelle popolazioni a non emigrare. Auspichiamo altresì che, in virtù della solidarietà, si dedichino messe e celebrazioni anche per gli italiani duramente colpiti dalla crisi economica e per i bimbi abortiti”…. (dichiarazione da parte della Presidenza della Unione Cristiana)
Roma 1 luglio – “E’ inaccettabile l’iniziativa della piattaforma Netflix, seguita da 125 milioni di persone nel mondo, di installare cartelloni per pubblicizzare il gay pride che si è svolto a Milano. Tutto ciò avviene dopo lo spot di RTL 102.5, radio seguita da 8.483.000 very normal people italiani, volto a sottolineare la normalità del decreto Cirinnà che viola l’articolo 29 della Costituzione e la sentenza 138/2010 della Corte Costituzionale. I media fermino quindi l’esaltazione e la cultura dell’anormalità imposta da una ristretta lobby alla maggioranza degli italiani e il governo esprima una posizione chiara sulla tematica Lgbt”. (dichiarazione da parte della Presidenza della Unione Cristiana)