Scuola e Famiglia: ITALIA …. “uno Stato in Esilio”
IL FALLIMENTO DI UN SISTEMA, con una “Nazione Inesistente” ed un “Popolo di Beoti Incoscienti”
Venerdì 20 aprile, numerosi media (organi di stampa tradizionali, testate online, radio e tele giornali) hanno riportato con dovizia di particolari due episodi di aberrante “bullismo” verificatisi in due Istituti scolastici, innescati dal comportamento individuale, in entrambi i casi, di alcuni discenti (… sic !) nei confronti di due docenti.
Tali episodi hanno avuto luogo precisamente presso l’ ITC “F. Carrara” di Lucca e presso l’ ITC “Cesare Battisti” di Velletri, già da diverso tempo, ma resi noti solo giovedì 19, a seguito dell’iscrizione su registro degli indagati di questi neo bravacci e della pubblicazione sul web dei relativi filmini.
> A Lucca, in classe, è stato intimato da parte di tre studenti ad un professore (… forse troppo mite) di inginocchiarsi e rilasciare loro un voto di sufficienza (… chi si ricorda il “6 politico” ?) e puntualizzando chi – di fatto – poteva comandare in classe ! A ciò si aggiungeva il rito dell’ aspersione della mondezza sulla cattedra, nonché – sempre contro il malcapitato docente – una testata da parte di uno degli studenti, dopo essersi calato sul viso il casco da motociclista, come un guerriero avrebbe calato la celata dell’ elmo.
> A Velletri, in classe, una professoressa veniva minacciata di essere sciolta nell’acido, dopo averle fatto “sparire” la propria auto, in ossequio ad un perfetto stile mafioso.
Questi due episodi fanno seguito ad analoghi assurdi avvenimenti, registrati precedentemente in ordine sparso a Roma, a Chieti, a Caserta, a Palermo, in provincia di Modena …. e l’elenco potrebbe continuare.
A mio giudizio, il fatto più grave è che – specie a Lucca – l’intera classe abbia assistito, quasi consenziente, a tale becera performance di quattro coattelli di periferia, senza che nessuno intervenisse a fermare la “bravata”, ma divertendosi a filmare l’episodio con il telefonino, per diffondere poi lo “spettacolo” in rete. Personalmente ritengo non sia sufficiente prendere atto, come evidenziato da alcuni titoli sui quotidiani, del “Fallimento della Scuola”; stiamo purtroppo assistendo anche al “Fallimento della Famiglia”, la quale dovrebbe intervenire educativamente a supporto delle Istituzioni Scolastiche. Purtroppo, quando falliscono contemporaneamente la Scuola e la Famiglia – i due principali pilastri di una Società – siamo di fronte allo stesso “Fallimento dello Stato”, da tempo latitante, assente ed inesistente. Uno Stato che è impegnato solo a recitare rituali sterili ed inutili, per ossequiare falsi miti democratici, uno Stato che consente alla Repubblica di enfatizzare come propria Festa Nazionale la ricorrenza del 25 Aprile e non quella del 2 Giugno, uno Stato che permette ai propri Governi sia di nominare Ministri come Valeria Fedeli o Cecyle Kienge, sia di annoverare tra i propri “Leader Politici” Cabarettisti, Nani, Ballerine e Faccendieri con interessi immobiliari a Montecarlo ! ….uno Stato che specula e lucra sul gioco d’azzardo e sulle slot machine, uno Stato incapace di risolvere il “problema del lavoro” per i propri Cittadini, che ha rinunciato a difendere ogni valore ricollegabile alla propria Identità, alla propria Cultura, alle proprie Tradizioni – sia Religiose, sia Civili.
E’ questo uno Stato che dovrebbe solo “abdicare” ed auto-esiliarsi, tanto più che consente anche ad “Entità Esterne e Straniere” – vedasi la Unione Europea, le Organizzazioni Lobbystiche Finanziarie ispirate da Soros, nonché lo Stato Città del Vaticano – di volerci imporre inopportune scelte legislative a favore dello Jus Soli.
E se questi sono gli antefatti, è giusto che oggi, giunti oramai all’epilogo, questo Popolo (non più Nazione !) sia finalmente e giustamente guidato da Luigi Di Maio – un “clone” creato in un laboratorio internettiano – e dal suo burattinaio Beppe Grillo, con il sostegno dei “nuovi giacobini”, tra cui Alessandro Di Battista, Pietro Grasso ed Emanuele Fiano, nonché con il sostegno di “vecchie e stagionate o giovani streghe”, tra cui Emma Bonino, Laura Boldrini e Virginia Raggi.
GIULIANO MARCHETTI