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Siamo coerenti

Amatevi, come io vi amo” è l’unico comandamento e lascito di Gesù, che viene spesso interpretato in modo sconcertante. Non che qui si voglia pretendere di essere genio con il dare un solo ed unico senso a questa norma, ma credo che questo amarsi sia diverso da quello che spesso si vede nelle soap, o da quello che intenda una sottomissione totale nei riguardi del nostro prossimo.

Ciò chiarito, si immagina ora un suo seguace, visto dall’esterno, che si regoli nella maniera consigliata dal sacerdote, per esempio, di fronte a generici immigrati.

E’ vero che i denari dati loro dallo Stato, a persona ed al giorno, sono captati dalle Associazioni di “Beneficenza” e non, ma essi vengono comunque erogati … ma presi dove e da chi? Dalle tasse ai cittadini del medesimo Stato, poco importa se facenti parte di quella schiera impossibile ad essere celata dei 9 milioni di poveri. A questo si aggiungono le enormi spese per salvare ormai quasi milioni di individui oggetto/soggetto di traffici vari, e per fornire ad essi i tassì navali della Marina e così simili. Ed i poveri? “ sono in corso di esame alcune iniziative….”che resteranno in corso sine die. Speriamo, cittadini, che non rincarino pane e cipolle. Basta che mangino le Associazioni o i cinesi che assoldano gli immigrati per far vendere i loro oggetti scadenti, contenti dei loro esercizi senza tasse.

Gesù che avrebbe fatto? Avrebbe messo sul lastrico famiglie, piccoli, grandi, per “sfamare” gente venuta qui che racconta sempre la stessa storia di povertà e persecuzione, quando la loro terra è delle più fertili? Manca loro l’energia per contrastare i capi violenti o trovano che sia più comodo non far nulla, visto che sono avvezzi a poco e niente, e venire qui a chiedere l’elemosina, negando di ricambiare con un lavoro? La questua da noi è degradante, ma andate nei loro paesi e vedrete che là se ne fregano. Come geme, il violino dell’”amore”, e quanti si sentiranno “buoooni” correndo dietro a chi grida “accogliamo i fratelli” dimenticandosi i fratelli che accolgono. Le pecorelle, se si può dare alla parabola anche questo significato, erano al sicuro nell’ovile, mentre si cercava quella dispersa.  La politica, inoltre, non dovrebbe essere separata dalla fede religiosa? Non è più il “dare a Cesare?

Forse più soffrono i cittadini, più grandi ed importanti diventano i finti credenti.

E’ la Via di Gesù accettare di essere mandati a fare in culo da un brunastro ad ogni elemosina rifiutata? E’ sicuro che Gesù ha detto di non ribellarsi agli stupri, ai furti, e di non denunciare i loro scuri autori avendone giustizia? Oppure, con gli occhi persi all’empireo immaginato da catechismi non ben identificati stile santa da cartolina, si devono considerare questi dubbi uomini, donne, ragazzi (anche Hitler e Stalin sono stati bambini) i nostri futuri governanti? Gesù avrebbe ammesso lo stupro, le violenze, la diffusione della droga in combutta con varie mafie perchè “dobbiamo amare” ? Non credo che sia questo, ciò che ha detto, altrimenti è valida l’etimologia di cretino da cristiano, ed il porgere riverenti il retro, soprattutto, non è amare i nostri figli, la nostra terra, il nostro avvenire.

Qualcosa certamente non va. Non vengono, questi probabili terroristi, prima del più infimo cittadino dello Stato, neanche per quell’ amore, ahimè interpretato stile Carolina Invernizio o voluto per lucrare. Qualcosa, già satura, anche se non si fa fin’ora palese, esploderà, e ci sarà da divertirsi.

Marilù Giannone