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Sokushinbutsu

IL RAGGIUNGIMENTO DELLA BUDDHITA’ 
attraverso l’auto mummificazione.

 

Sokushinbutsu o anche Sokushin-Jōbutsu è una parola giapponese che significa “ Buddha nel suo stesso corpo “. Trattasi di un rituale estremo di una setta giapponese  Shugen-do dello Shingon, un tipo di buddhismo non riconosciuto, mirato a una serie di interminabili sofferenze e patimenti per il raggiungimento di un Nirvana tramite un processo di auto mummificazione. Da praticare mentre ancora si è in vita. Il cambiamento comporta lunghi sacrifici non solo fisici ma anche mentali, per un arco di tempo di 6 anni, in cui non è solo sottoposto il fisico ma anche la mente, che con l’intensificarsi dei giorni e dell’agonia raggiunge  un cambiamento.

Inizialmente il monaco si reca in una valle chiamata Sennizawa ( Palude degli immortali), dove pratica duri esercizi fisici e meditazione e si alimenterà di una dieta molto spoglia a base di acqua, noci e semi che riesce a trovare nei boschi, affinché il suo organismo perda massa. Per mille giorni.

Successivamente il corpo deve essere alimentato di aghi di corteccia e radici. La mente deve continuare a essere allenata con la meditazione e si aggiunge l’assunzione di un tè tossico a base dell’avvelenata linfa Urushi. Bevanda che comporta perdita di liquidi, nausea, sudorazione e diuresi. Serve a facilitare la perdita di liquidi e abituare il corpo alla mummificazione rendendolo tossico alle larve che potrebbero attaccare il cadavere. Un’altra fase di mille giorni.

Al termine il monaco si reca in una cripta di pietra che a stento lo contenga  nella posizione del loto. Senza bere e mangiare e senza ossigeno, dove respirerà attraverso una cannuccia. Porterà con se un campanello, che ogni tanto muoverà per fare sapere a chi sorveglia la cripta che è ancora vivo. Nel momento in cui entrerà nella cripta, passeranno altri mille giorni per l’esumazione. Se il corpo sarà perfettamente mummificato, la sua condizione di Buddha ha raggiunto la perfezione e sarà venerato. Se invece ci saranno dei segni di putrefazione verrà esorcizzato e rispettato per il sacrificio di sei anni, perché non ha raggiunto la condizione di Buddha.

In Giappone è una pratica illegale dal 1877. Anche se viene ancora svolta in segreto. Dei poco più di 100 individui che si sono sottoposti all’auto mummificazione, solo 24 sono conservati e venerati come divinità. Coloro i quali hanno interrotto il Samsara, la via di rinascite e reincarnazione, secondo le loro credenze. All’interno di tale pratica estrema sono presenti vari concetti orientali di sacrificio e alimentazione sacra, sia cinese che indiana. L’alimentarsi di legno insieme all’esclusione dei 6 cereali sono tipici della tradizione taoista. Anche se nessuno delle pratiche ascetiche e diete prese in riferimento assumono un carattere così estremo come il Sokushinbutsu, un vero e proprio atto di immolazione per la liberazione dell’infinita ruota delle reincarnazioni.

                                                                                                                                                          om Enrico Paniccia          

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