Sostanze che alterano gli stati di coscienza in costante aumento
Droghe in aumento
Il fatturato sul consumo delle droghe in Italia si aggira attorno ai 14 miliardi e 400 milioni. Aumenta del 40% negli ultimi due anni.
L’Italia è al terzo posto al livello europeo sul consumo di droga, dopo Repubblica Ceca e Francia, al secondo posto per consumo di cannabis dopo la Francia e al quarto posto per consumo di Cocaina. Tra i principali consumatori di Ecstasy e Anfetamine. Il 22% della popolazione tra i 15 e i 64 anni consuma droga. 6 milioni e 200 mila sono gli italiani che consumano quotidianamente cannabis e la percentuale più alta varia tra i 15 e i 24 anni. Un milione i consumatori di cocaina, 590 mila i consumatori di ecstasy, LSD e anfetamine, 285 mila di eroina. l’eroina ritorna, ma tra i meno giovani.
Il modello culturale imposto dalla musica e da altre culture giovanili, di eroe negativo eroinomane, alterato da droghe da estraneazione, tipico degli anni ’90 è stato considerato un modello fallimentare dagli anni 2000. Ciò ha provocato una risposta opposta, con droghe da prestazione come cocaina, ecstasy e anfetamine, producendo uno spostamento verso il mercato delle droghe sintetiche. Attualmente spuntano nuove sostanze stupefacenti, immesse dalle mafie, per conquistare nuove esigenze. Le autorità cercano di frenarle, perché non se ne conoscono gli effetti. Molte provengono dalla Cina. La crisi economica poi ha trasformato ed esaltato il fenomeno di spaccio al minuto: sempre più consumatori si improvvisano spacciatori. La Ketamina, l’efedrone e gli psicofarmaci aumentano tra chi cerca di sperimentare dopo anni di esperienze di droghe.
In linea di massima la maggioranza dei consumatori predilige tre sostanze, due legali ( alcool e tabacco) e una illegale, prevalentemente cannabis. Sale vertiginosamente tra i giovani il numero di quelli che provano la droga almeno una volta nella vita. L’uso della cannabis è alimentato dalle richieste imposte dal modo a cui i giovani si integrano nella società, visto come un lasciapassare per socializzare in un gruppo, per non essere escluso da una cerchia, per avere accondiscendenza e quindi recitare una parte trasgressiva. Una volta che sono andati in porto i riti di passaggio, il soggetto tende a diminuire l’uso fino a escluderlo. Nella maggioranza dei casi quindi non raffigura un problema.
Le questione gravi, di dipendenza da droghe, comunque in aumento rispetto agli ultimi 4 anni, non vengono affrontate dal sistema sanitario. Tagli economici al settore hanno penalizzato le strutture di recupero. Sono passati oltre 8 anni da una mancata conferenza nazionale anti droga, che di norma dovrebbe essere fatta ogni 3 anni. Inoltre c’è la tendenza da parte di chi le consuma droghe, a usarle in modo maggiormente responsabile: aumentano i consumi, ma diminuiscono i casi di overdose, aumentano persino le misure contraccettive per evitare la diffusione di malattie. Il Regno Unito ha visto 2655 morti di overdose nel 2015. In Italia si è passati da 12 mila morti di overdose del 1995 ai 200 annui, l’aumento dell’eroina tra i meno giovani ha avuto piccoli cambiamenti negli ultimi anni. La Germania da vent’anni rimane sempre con numeri intorno ai 1100 morti, mentre Francia e Olanda sono saliti in caduti per droga.
Secondo i dati emersi dai centro di recupero in Italia avvocati, studenti, chef, medici e imprenditori utilizzano droga. Sono per lo più giovani di bassa cultura, eccetto a Bologna, che vede l’aumento tra drogati quarantenni di buona estrazione sociale e culturale. Primo contatto della droga per un ragazzo su due è avvenuto dall’ età dei 14 anni. La spesa si aggira intorno ai 14 miliardi e 400 milioni. Un terzo degli studenti ha provato almeno una volta una sostanza stupefacente. Lo stress e la depressione hanno comportato l’aumento del consumo di droga di quasi il 40% negli ultimi due anni.
om Enrico Paniccia