“Strade Storiche …..Monumenti da salvare”:
un libro di Oreste Rutigliano
MONUMENTI DA SALVARE PER CUSTODIRE LA NOSTRA MEMORIA
una recensione a cura di LIDIA D’ANGELO
L’Italia è la Nazione dei mille paesaggi, uno diverso dall’altro: di collina, di pianura, di fondovalle, di lago nei quali l’aspetto naturale e quello umano si fondono armoniosamente creando scenari la cui bellezza è emozionante; questi paesaggi rappresentano un patrimonio prezioso che va preservato, salvaguardato, difeso da interessi e speculazioni varie.
Nell’armonia della natura spiccano le strade antiche che attraversano i paesaggi assecondando le difformità e le ondulazioni del terreno, percorrendo le vallate e inerpicandosi sui fianchi delle colline con tornanti e curve ardite; i paesaggi, belli nelle loro forme più svariate, ci riportano indietro nel tempo, in un’epoca che non c’è più quando la vita scorreva, seguendo ritmi lenti e sobri che si riflettevano sul benessere psico-fisico delle persone.
Tutto questo potrebbe presto finire a causa di uno sfrenato “modernismo” che, come uno tzunami, ha travolto i nostri stili di vita, anche i paesaggi, bellissime cartoline di un tempo, sono stati sfregiati in maniera più o meno grave con l’introduzione di elementi architettonici e strutture il cui obiettivo sarebbe quello di rendere più facile la vita.
Molte strade antiche hanno perso la loro bellezza perché sono state adeguate alle norme del Codice della Strada, gli amministratori locali, le istituzioni hanno dato il via ai lavori di allargamento, di ampliamento, di abbattimento delle alberate che sottolineavano il percorso delle strade, le pietre miliari vennero eliminate e così anche i paracarri ritenuti pericolosi, sostituiti da enormi e brutti guard rail metallici che impediscono allo sguardo di spaziare.
La maggior parte delle strade ha perso l’aspetto originario e con esso anche il fascino che le aveva caratterizzate; ma non tutto è perduto; in molte regioni italiane esistono ancora parecchi tracciati intatti di queste strade. che se mantenute e tutelate, potrebbero innescare un circolo virtuoso tra la conservazione di un patrimonio culturale antico e ricco di storia e lo sviluppo del turismo, fonte di benessere del territorio, diffuso dal suo indotto economico.
Tutto questo è esposto in maniera magistrale da Oreste Rutigliano in un libro dato alle stampe nel mese di agosto del 2022, intitolato “Strade storiche Monumenti da salvare”; il ricco corredo di fotografie che illustrano ciascun capitolo, rende la lettura veloce e piacevole; il lettore si rende conto che un mondo pressoché sconosciuto gli si apre e gli si rivela in tutta la sua bellezza man mano che sfoglia le pagine.
Oreste Rutigliano è stato presidente di “Italia Nostra”, associazione fondata nel 1959 con lo scopo di diffondere la cultura della conservazione del paesaggio urbano, rurale, dei monumenti e dei beni culturali, artistici e naturali; la lettura del libro di Rutigliano è caldamente consigliata ai rappresentanti degli Enti locali e delle Istituzioni a vari livelli affinché imparino ad apprezzare la grande bellezza della nostra Nazione tra cui le strade antiche, veri e propri monumenti da proteggere, da curare; esse sono adatte a un traffico lento, ci permettono di conoscere l’Italia di un tempo facendoci entrare nelle zone interne, remote, poco battute dal grande traffico del consumismo moderno; insomma il visitatore interessato percorrendole ritrova sé stesso.
LIDIA D’ANGELO
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La presentazione del libro di Oreste Rutigliano – consigliere nazionale Italia Nostra e presidente della Sezione di Roma – si è svolta il 24 novembre scorso a Roma, nel Quartiere Coppedè e precisamente nella magnifica cornice del “Villino delle Fate”, ove è anche la sede della Fondazione Corradi. Un folto e qualificato uditorio è stato accolto molto cordialmente dalla Signora Monica Corradi. per seguire poi con notevole interesse lo svolgimento della conferenza nella quale – dopo l’intervista di Pietro Graziani e l’intervento di Antonio D’Andrea, entrambi dell’Università di Roma “La Sapienza” – lo stesso Autore ha personalmente illustrato la propria opera.
La conferenza si è successivamente conclusa con l’intervento Vittorio Sgarbi, sottosegretario di Stato alla Cultura, che ha stigmatizzato in modo esemplare alcuni negativi comportamenti da parte delle Istituzioni come, tanto per restare in tema proprio nel Quartiere Coppedè, l’abbattimento del villino in via Ticino eseguito nel 2017…
Sarebbe opportuno citare anche altri scempi più volte già denunciati da Italia Nostra e da Vittorio Sgarbi e che Noi, come Cittadini, auspichiamo non si verifichino più nelle città, nei paesaggi e nei territori di questa “Nostra Italia”_______________G.M.