TENETE D’OCCHIO IL TEATRO ROMA
Punizione ad effetto
TRE ATTORI PER UN SICURO DIVERTIMENTO ( ed un po’ di meditazione)
Una serie di spettacoli ad alto livello di attrazione sono in corso da questo mese di novembre, al Teatro Roma, in via Umbertide, per colorare il grigio autunno e lavare le finte notizie di fine crisi.
A questo proposito si raccomanda di godersi:” UNPERCENTO” – Punizione ad effetto – che andrebbe comminata a tutti i diffusori di fake news , opera ottimamente diretta da Valerio Groppa ed ancora più eccellente per la recitazione dei bravissimi Gabriella Silvestri e, Fabio Avaro ed Enzo Casertano.
La rappresentazione inizia il 21 di novembre e termina il 3 dicembre, pertanto, per prepararsi alle feste in allegria, sarà bene andarci senza esitazioni.
Marilù Giannone
La vicenda si dipana, fra equivoci, malintesi, interruzioni, dubbi e giochi di enigmistica mostrando il valore e la potenza dei buoni sentimenti. Hans e Sesto, non potrebbero essere più diversi per struttura fisica, passioni, scelte di vita, interessi e sensibilità. Il loro incontro avviene all’interno della stanza 46, al settimo piano della clinica San Gaetano a Roma, dove sono stati portati da un invito comunicato loro tramite una lettera riservatissima, ma anonima, arrivata a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno. Il perché di questa convocazione diverrà evidente al pubblico solo al termine dello spettacolo, quando le tessere del mosaico verranno messe al loro posto dalla signora Anna. Hans è un bidello, anzi un operatore scolastico, o per meglio dire “un allenatore in seconda”, che viene da Napoli. E’ un uomo mite, sposato con l’asfissiante Marisa ed ha un figlio, il quattordicenne Francesco, promessa del calcio italiano. Sesto, invece, è un esuberante chiacchierone residente in una zona non proprio altolocata di Roma Sud, è un ex talento del mondo del pallone con una carriera stroncata da un infortunio al crociato. Convive con Patrizia ed alimenta la sua passione di tifoso dedicandosi ai piccoli sportivi, in particolare alla categoria dei pulcini.Andare all’appuntamento, previsto per le dodici, e ritrovarsi fianco a fianco con un estraneo, e soprattutto con una bara di chissà quale sconosciuto, è l’occasione per parlare delle tante sfaccettature dell’animo umano, ma anche per mettere a confronto due comicità –a matassa della vicenda si dipana, fra equivoci, malintesi, interruzioni, dubbi e giochi di enigmistica mostrando il valore e la potenza dei buoni sentimenti. Hans e Sesto, non potrebbero essere più diversi per struttura fisica, passioni, scelte di vita, interessi e sensibilità. Il loro incontro avviene all’interno della stanza 46, al settimo piano della clinica San Gaetano a Roma, dove sono stati portati da un invito comunicato loro tramite una lettera riservatissima, ma anonima, arrivata a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno. Il perché di questa convocazione diverrà evidente al pubblico solo al termine dello spettacolo, quando le tessere del mosaico verranno messe al loro posto dalla signora Anna. Hans è un bidello, anzi un operatore scolastico, o per meglio dire “un allenatore in seconda”, che viene da Napoli. E’ un uomo mite, sposato con l’asfissiante Marisa ed ha un figlio, il quattordicenne Francesco, promessa del calcio italiano. Sesto, invece, è un esuberante chiacchierone residente in una zona non proprio altolocata di Roma Sud, è un ex talento del mondo del pallone con una carriera stroncata da un infortunio al crociato. Convive con Patrizia ed alimenta la sua passione di tifoso dedicandosi ai piccoli sportivi, in particolare alla categoria dei pulcini.Andare all’appuntamento, previsto per le dodici, e ritrovarsi fianco a fianco con un estraneo, e soprattutto con una bara di chissà quale sconosciuto, è l’occasione per parlare delle tante sfaccettature dell’animo umano, ma anche per mettere a confronto due comicità –