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Tutte a Casa… un grande esordio al Teatro Manzoni!

A ROMA, ALLA PRIMA  

Teatro pieno, pubblico divertito ed applausi a scena  aperta

Ricorre quest’anno il centenario della fine della prima guerra mondiale durante il quale, a difesa della Patria e lasciando a casa le donne a svolgere il proprio ruolo di madre e custode del focolare domestico, numerosi i giovani e meno giovani perirono nel corso dei combattimenti nelle trincee del Carso o nelle vette delle Dolomiti.

Peraltro il bisogno di maggiori energie umane imposto dalla guerra, la crescente urgenza di manodopera in tutti i settori provocarono chiaramente una necessità di occupazione femminile nelle più diverse realtà professionali e si scoprirono tranviere, ferroviere, operaie, portalettere, impiegate di banca e dell’amministrazione pubblica con conseguente rimozione dei confini tra i compiti ed i ruoli canonici fissati tra uomo e donna. Le donne escono dalle loro abitazioni suscitando il grande scandalo dei molti benpensanti. Per molte di esse, sono motivi di carattere economico che le inducono ad accettare la proposta di lavoro che le imprese offrono per sopperire alla coscrizione dei propri dipendenti maschili.

L’opera teatrale di Giuseppe Badalucco e Franca De Angelis, portata in scena al teatro Manzoni di Roma con il titolo “TUTTE A CASA” si avvale della recitazione di Paola Gassman affiancata da Mirella Mazzeranghi, Paola Tiziana Cruciani, Claudia Campagnola e Giulia Rupi. Una commedia dove si ride molto meritando applausi a scena aperta per il gradevole brio e la divertente esposizione del tema seppur ambientato in un periodo drammatico.

Efficacemente percepibile nell’opera,“TUTTE A CASA”, l’invito a riflettere sull’ingresso delle donne nel mondo del lavoro come rinnovamento di riforma politico, economico e sociale che ha le sue prime basi nella Francia del XVIII secolo. La trama dell’opera si svolge sullo sfondo del conflitto mondiale e vede, ottimamente interpretata da Paola Gassman, la protagonista Margherita una ricca signora dell’alta borghesia milanese il cui marito imprenditore è stato preso prigioniero dagli austriaci.

Margherita, quindi, decide di adoperarsi per tenere in piedi l’azienda di famiglia, che produce autocarri, coadiuvata, ma anche spesso osteggiata, da altre quattro donne: Silvana, la diligente segretaria del marito; Comunarda, un’accanita socialista; Teresa, giovane madre di famiglia; e Giacomina, che sostanzialmente ne ravvede motivo di divertimento. Inizialmente anche la stessa Margherita affronta le problematiche aziendali con la stessa superficialità propria dei salotti dell’alta società milanese; ma ben presto si rende conto dell’avversione di un mondo in cui tutti le sono ostili

Il successo premierà il loro sodalizio, ma la fine del conflitto, tanto auspicato, segnerà anche la fine del loro exploit e con loro cinque, lo sarà anche per una moltitudine di donne italiane motivandone la necessità di ripristinare i loro ruoli familiari ed i loro naturali compiti procreativi e materni.

E’ UNA RAPPRESENTAZIONE TEATRALE DA NON PERDERE

  ____________ GIOVANNI PIPI

teatro_manzoni_roma

 

 

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Giovanni Pipi

Matematico, Opinionista, già Dirigente Aziendale