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Ucraina, nessun negoziato diretto con Putin, ma pronti a mediazione da parte di terzi

«Non negozieremo direttamente con Putin dato che i crimini contro l’Ucraina sono troppo gravi, non ci fidiamo». Sono queste le parole di Dmytro Ivanovyč Kuleba, ministro degli Esteri ucraino rilasciate al Corriere della Sera. Per il ministro però è possibile avviare una mediazione da parte di terzi.

Kuleba poi spiega quanto fosse importante la presenza della Cina al summit, dato che rappresenta «un messaggio politico mentre si discute in un incontro multilaterale, il piano di pace dell’Ucraina. «Anche se adesso non ci attendiamo svolte drammatiche e comprendiamo anche la relazione speciale che intercorre tra Mosca e Pechino» aggiunge il ministro concludendo che tale relazione «richiede una diplomazia molto delicata per garantire che la Cina resti dalla parte della pace e dell’integrità territoriale ucraina».

Intanto Sergej Šojgu, ministro della Difesa russo ha affermato che questa notte il sistema di difesa aerea ha abbattuto 13 droni ucraini, 11 dei quali diretti verso la Crimea. «Distrutti anche due missili diretti a Mosca. Gli altri nove intercettati e sono precipitati nel Mar Nero prima di raggiungere l’obiettivo». Su alcuni canali Telegram, come riporta Ukrinform, alcuni testimoni parlano di un vasto incendio nella città di Domodedovo, a 37 km a sud di Mosca a seguito di alcune esplosioni.

Secondo i servizi filorussi di risposta alle emergenze, quattro civili sarebbero stati uccisi nel cosro di un bombardamento da parte dell’Ucraina nel centro del distrestto di Tokmaksky, nella Regione di Zaporizhzhia. “I militanti del regime terroristico di Kiev hanno bombardato l’insediamento di Trudovoye nel distretto di Tokmaksky. Secondo le informazioni preliminari, quattro civili sono stati uccisi, altri due sono rimasti feriti” affermano.

Ria Novosti riporta invece che a seguito di una esplosione in un magazzino di fuochi d’artificio nella città di Sergiev Posad, vicino Mosca, otto persone risulterebbero ancora scomparse mentre il numero di feriti sale a 60.

Anche l’Ucraina denuncia nuovi attacchi di droni. Come scrive su Telegram Vitaliy Koval, capo dell’amministrazione militare regionale di Rivne, in Ucraina occidentale, le forze russe hanno colpito la Regione distruggendo un deposito di petrolio a Dubno, a circa 125 km dal confine con la Polonia. Scrive Koval “Nella notte, la regione di Rivne ha subito un massiccio attacco con droni. Purtroppo è stato distrutto un deposito di petrolio nel distretto di Dubno. Non ci sono state vittime” confermando che almeno 45 membri delle squadre di soccorso sono al lavoro.

Dagli Stati Uniti arriva la notizia che il dipartimento della Difesa è pronto a inviare nuove forniture di armi e munizioni in Ucraina per un valore totale di circa 200 milioni di dollari. A darne la notizia alcuni finzuinari governativi secondo i quali nel pacchetto di aiuti sarebbero compresi anche dei missili per il sistema lanciarazzi multiplo Himars e per il sistema di difesa aerea Patriot, munizioni per obici e carri armati, missili anticarro Javelin, mezzi per lo sminamento e 12 milioni di proiettili per armi di piccolo calibro. 

I media statunitensi però evidenziano che i fondi stanziati dall’amministrazione Biden sono praticamente esauriti e questo potrebbe portare la Casa Bianca a richiedere al Congresso l’autorizzazione per un nuovo pacchetto di aiuto per poter garantire il supporto a Kiev. 

Nel corso del suo discorso serale il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sostiene che il Paese ha bisogno di un numero maggiore di difese aeree e di jet moderni da combattimento per poter proteggere la popolazione civile dagli attacchi missilistici dei russi. 

«Lavoriamo quotidianamente, settimanalmente» afferma Zelensky, «per garantire che i nostri difensori del cielo abbiano più sistemi di difesa aerea e missili per loro. Domani continuerò questo lavoro, farò del mio meglio per dare maggiore protezione al cielo. Sono necessari molti più sistemi di difesa aerea per tutto il nostro territorio di quanti ne abbiamo attualmente. Passo dopo passo, stiamo trasformando questo “molto di più” in capacità concrete della nostra Aeronautica, dei nostri cannonieri antiaerei, delle nostre brigate di fuoco mobili”. “Non ho dubbi” conclude, “avremo degli F-16 in cielo”.

Zelensky su Twitter aveva ringraziato il tedesco Olaf Scholz per il nuovo pacchetto di aiuti per la sicurezza. “É quello che abbiamo concordato con il signor Cancelliere” scrive, “ci sono altri lanciatori Patriot dalla Germania. L’attuazione del nostro accordo Ucraina-Germania salverà migliaia di vite ucraine. Continuiamo a lavorare per rafforzare l’Ucraina e proteggerla dal terrore russo”.

Alessandro P. Benini


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Alessandro P. Benini

Esperto di Finanza e di Storia dell’Economia.
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