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Un Faraone “innovatore”

L’Ambasciata di Grecia ha accolto numerosissimi studiosi, oltre ad un pubblico molto interessato, lunedì 9 gennaio per presentare un testo con il Faraone Akhenaton come protagonista.

L’autore, appartenente al Corpo Diplomatico, è altresì anche un ricercatore archeologo, EMANUEL GHIKAS, il cui eccezionale editor è stato personalmente lo stesso l’Ambasciatore S. E. DIMITRIS DEMIRIS. Fra gli ospiti anche Sua Eccellenza l’Ambasciatore dello Stato Egiziano, che al termine è intervenuto di persona per elogiare la svolta innovatrice di Akhenaton, tesa a costruire uno Stato in pace.

Un commento ricco ed articolato si è avuto da parte della Dottoressa PAOLA BUZI che ha evidenziato come il Monoteismo preveda un Dio superiore ad ogni altra sia pur grande divinità, le quali non sarebbero che sue interpreti o ipostasi. La studiosa ha rilevato inoltre che il principe innovatore ebbe seri ostacoli da parte dei sacerdoti della religione corrente, quella di Amon Ra e dal popolo egiziano, poco disposto a cambiare un pensiero stabilizzato da secoli. Dopo aver accennato a probabili contatti con il pensiero amarniano, ebraico e, secondo quanto nel testo inteso, ha ritenuto ipotizzare che la riforma del Faraone non avrebbe avuto contatti con lo zoroastrismo, introducendo così una breve discussione. L’archeologo insigne Dottor PAOLO XELLA ha illuminato  altri aspetti del testo, sottolineando che contatti con l’ebraismo, essendo questa religione divenuta monoteistica solo nel sec.VIII° (Josiah), sono da ritenere poco probabili, citando anche l’opinione del collega LIVERANI, per concludere infine che la certa dimensione di Akhenaton sarebbe quella di un iniziato, oltre che quella dovuta di riformatore sociale, divenuto tale dopo esperienze di vita significative e circostanze irripetibili per la sua potente personalità.

Il termine dell’evento non ha visto convinti tutti sul sorridente antico Figlio di Ra, anzi di Atum, che resta, così come da secoli, un enigma irrisolto, sul quale comunque questo libro – pubblicato dalla Casa Editrice ARACNE, organizzatrice del Convegno – ha notevolmente contribuito per cercare di penetrare il suo mistero.

Marilù Giannone