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Un primato per Urologia all’Ospedale Cristo Re in Roma

Una voce autorevole in campo di eccellenza medica: intervista al Professore Lorenzo Defidio

______________________a cura di Rossella Di Ponzio

La Consulpress ha deciso, già da tempo, di realizzare un viaggio conoscitivo alla scoperta delle eccellenza mediche del nostro paese, intervistando personalità e professionisti di tutto rispetto. Questo nostro viaggio prosegue ora proprio con l’intervista al Professore Lorenzo Defidio, Primario dell’Unità Complessa di Urologia dell’Ospedale Cristo Re di Roma dal 2001 e Professore di Urologia alla Scuola di Specializzazione in Urologia dell’Università Cattolica di Roma.

Il professor Defidio ha voluto iniziare l’intervista spiegando nel dettaglio la sua attività di medico, infatti afferma che proprio nell’ospedale in cui lavora ha dato vita, molti anni fa, ad uno “Stone center”, Centro per il Trattamento dei Calcoli e ad un Centro di Eccellenza per il Trattamento Endoscopico Conservativo dei Tumori delle Alte Vie Urinarie.

Prof.Defidio-CristoRe-06.02.2015-022Per le cure di queste patologie spiega che vengono utilizzate alcune tecniche precise, come la Ureterorenoscopia Flessibile (RIRS – Retrograde Intra Renal Surgery). L’Ureterorenoscopia è una manovra endourologica mini invasiva che viene eseguita a scopo diagnostico e/o terapeutico per quasi tutte le patologie dell’uretere o della via escretrice intrarenale, come la calcolosi ureterale e renale (malattia che più frequentemente viene trattata con questa metodica), le stenosi ureterali o del giunto pielo-ureterale, degli infundiboli caliceali, corpi estranei  e tumori della via escretrice .

In questi ultimi spesso è possibile trattare il tumore senza togliere il rene. Questo è possibile laddove il tumore sia di piccole dimensioni e poco aggressivo, ma richiede controlli periodici endoscopici. Il paziente viene dimesso il giorno dopo e riprende la sua vita ordinaria. Questo vantaggio è particolarmente evidente nei pazienti portatori di tumore in rene unico in quanto possono evitare i disagi e la morbilità della dialisi.

A tal proposito il Professor Defidio ha voluto ricordare che il suo  paziente più anziano con un tumore di 2 cm in un rene unico (l’altro era già stato asportato per lo stesso tumore), è ancora vivo con in suo rene dopo ben 18 anni e 33 interventi endoscopici. Per questa tecnica il professore si avvale del Laser a Tullio da circa 13 anni e di cui è sicuramente un pioniere essendo stato il primo al mondo a pubblicarne l’utilizzo nelle alte vie renali.

Inoltre il professor  ci tiene a sottolineare che l’Ospedale Cristo Re si avvale di tecnologie all’avanguardia per il trattamento di questi tumori come l’Ureterorenoscopio Flessibile Digitale, una Telecamera  e Colonna Ottica SPIES in superHD, oltre che laser ad Holmio e a Tullio integrati in unico apparecchio (Revolix-Duo).

I vantaggi della RIRS non finiscono qui e riguardano il tipo di anestesia, infatti la procedura endoscopica non richiede una anestesia generale,  bensì una peridurale o spinale. Questo permette al paziente di essere vigile durante l’operazione pur non avvertendo alcun tipo di fastidio. In alcune procedure, però, può essere utile un’anestesia generale poiché,  permettendo di controllare le escursioni respiratorie, consente al chirurgo di operare con maggiore precisione.

Oltre alla RIRS , all’Ospedale Cristo Re, viene utilizzata un’altra tecnica : la Litotrissia Percutanea (PCNL), intervento indicato per calcolosi a stampo o multipla del rene impossibile da trattare per via endoscopica a causa delle dimensioni o della posizione del calcolo. La litotrissia percutanea del calcolo (PCNL) viene eseguita in anestesia generale, ma può essere eseguita anche in anestesia loco-regionale, particolarmente adatta in quei pazienti con problemi respiratori.

II trattamento richiede il posizionamento preliminare di un catetere ureterale, dotato di un palloncino in grado di occludere la via escretrice, a livello del giunto pieloureterale. A livello lombare viene creato un accesso nefrostomico percutaneo attraverso cui si introduce il nefroscopio. Quest’ultimo consente la visualizzazione diretta del calcolo e l’introduzione nella via escretrice di particolari sonde (ultrasuoni, laser). Queste consentono la frantumazione del calcolo renale e l’aspirazione dei frammenti.

La Divisione di Urologia dell’Ospedale Cristo Re offre ai suoi pazienti anche la tecnica Laparoscopica che viene utilizzata con successo per il trattamento dei Tumori del ReneSurrene e Prostata. Vengono anche eseguiti interventi di Plastica ricostruttiva del giunto pieloureterale, Pectopessi, ecc.

Il Reparto di Urologia dell’Ospedale Cristo Re è un Centro di Riferimento Nazionale per il trattamento di questi calcoli e tumori. E’ integrato nella Rete Assistenziale e Formativa della Scuola di Specializzazione dell’Università La Sapienza di Roma ed è il primo ed unico Centro Italiano ,e il quinto in Europa, di un Fellowship Internazionale di Endourologia, riconosciutogli dalla Endourological Society Americana.

Alla fine dell’intervista il Professore ci ha segnalato due importanti eventi che si terranno nei prossimi mesi. Il primo si svolgerà a maggio in America,al Congresso Americano di Urologia (AUA) dove il professore presenterà tre lavori sull’esperienza dei trattamenti dei tumori delle alte vie urinarie con il laser a Tullio e studi di ricerca sul valore del Rapporto Neutrofili/Linfociti quale valore prognostico in questi tumori.

Il secondo evento è previsto il 27 e il 28 giugno al Cristo Re, dove si terrà l’XI Corso Internazionale di Ureteroscopia Flessibile e Semirigida, incontro molto seguito dagli urologi per il suo carattere didattico e pratico.

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