Una “Commemorazione Non Politicamente Corretta” per l’Ex Presidente-Emerito Giorgio Napolitano
In questa “Rassegna Stampa” – che sarà quotidianamente aggiornata ed integrata sino al termine del presente mese di settembre – verranno inserite riflessioni decisamente “Non Politicamente Corrette”. Ciò in quanto la Consul Press – in base alla sua Linea Editoriale, come coerentemente esposta in home page – di ritiene libera di contrastare il PENSIERO UNICO DOMINANTE.
Visto che a quanto pare tutti i Partiti hanno espresso il proprio dolore per la morte dell’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed espresso sulla sua persona giudizi positivi ed eccessive lodi, anche il Partito Real Democratico non vuole sottrarsi a questo “dovere”, esponendo semplicemente un sintetico commento di congedo: “IL SIGNORE ABBIA PIETA’ PER LUI !”
A conforto di ciò, il Partito Real Democratico vuole ricordare agli Italiani tre episodi ben datati :
1) – 1956 / l’insurrezione dell’Ungheria, iniziata con la cosi-detta Primavera di Budapest, successivamente soffocata tra ottobre e novembre da una sanguinaria repressione da parte dell’ U.R.S.S. e giustificata da Giorgio Napolitano, al tempo tra i maggiori esponenti del P.C.I.
2) – 2011 (marzo – ottobre) / l’imposizione al Governo Berlusconi di partecipare ad un intervento armato contro Gheddafi sollecitato dalla Francia e condotto dalla Nato.
3) – 2011 (novembre) / una manovra golpistica per la caduta del Governo Silvio Berlusconi e l’avvento del Governo Mario Monti
Tutto ciò è sufficiente confortare il nostro giudizio!
il Segretario Generale Massimo Arsetti
***** *** *****
LA MORTE DI GIORGIO NAPOLITANO
___________di AUGUSTO SINAGRA
Ho sempre detto e ripeto che la morte, la morte di chiunque, impone il silenzio e il rispetto. Questo non significa, tuttavia, che la morte opererebbe come un meccanismo automatico di santificazione di chiunque; nel senso, cioè, di ritenere chiunque muoia una brava e meritevole persona in vita.
È in questa prospettiva che pur sottovoce per il rispetto dovuto al defunto, non posso non ricordare, tra le altre e diverse circostanze, che Giorgio Napolitano è la stessa persona che militava nei Gruppi Universitari Fascisti a Napoli; che ebbe ad approvare (quando era membro del Comitato Centrale del P. C.I.) l’intervento militare sovietico in Ungheria nel 1956 che si concluse in un bagno di sangue e con l’arresto di centinaia e centinaia di cittadini ungheresi; che era forse l’unico ad entrare e ad uscire dagli Stati Uniti d’America in piena “guerra fredda” quasi disponesse di un visto permanente, nonostante fosse un esponente di rilievo del PCI; che è nota la stretta e confidenziale amicizia tra lui ed Henri Kissinger (che è un noto e spregiudicato mestatore politico americano e un vecchio attrezzo della criminalità politica a stelle e strisce, il quale annunciò al grande Presidente Aldo Moro che, se non avesse cambiato la sua politica di avvicinamento al PCI, lo avrebbe pagato con la vita, come poi accadde); che volle insistentemente la partecipazione dell’Italia all’aggressione in danno della Libia al fianco di americani, francesi e inglesi, costringendo il governo allora presieduto dall’On. Silvio Berlusconi ad adeguarsi alle sue imperiose richieste ancorché estranee alle sue competenze; che fu singolare la sua condotta nella mai chiarita vicenda della trattativa “Stato-mafia”.
Non voglio aggiungere altro se non il dispiacere per una vita che si spegne ma senza alcun rimpianto per il defunto.
***** *** *****
Già nel corso della odierna giornata verranno riportati altri interventi