Tunisia: “Una Speranza per il Mediterraneo”
La Tunisia, quella piccola porzione d’Africa sottocasa, unico paese della costa nordafricana che ha potuto raggiungere, nella breve stagione della “Primavera araba”, un risultato di stabilità democratica, rappresenta, oggi, un esempio per tutto il sud del Mediterraneo.
Il Convegno Internazionale, promosso il 4 ultimo scorso, dalla Fondazione Craxi presso la sede della Rappresentanza della Commissione Europea a Roma, ha messo a fuoco i valori, tanti, e le altrettante problematiche che la Tunisia esprime ed affronta con determinazione. Gli interventi degli ambasciatori di Tunisi e di Roma, del Presidente della Camera di Commercio Tuniso-Italiana e di numerosi docenti di ambedue i Paesi, hanno, nelle loro relazioni, sottolineato, oltre alle differenze, la medesima appartenenza culturale e lo scambio di lavoro e di commercio da sempre attivo fra Italia e Tunisia.
Non può essere, comunque, sottaciuto il tragico periodo che tutta la regione che va dalla Libia al Medio Oriente sta attualmente attraversando e come le sorti della piccola nazione mediterranea siano fortemente legate all’azione politica ed economica che l’Unione Europea potrà e dovrà intraprendere per lo sviluppo e la sicurezza della Tunisia, ancora in via di rafforzamento della recente democrazia e, pertanto, incompleta. La prevista, prossima scomparsa del cosiddetto Stato Islamico comporterà un massiccio rientro in Patria di alcune migliaia di combattenti fondamentalisti, con conseguenze non ancora prevedibili. E’, appunto, alla luce di quest’evento e di quella ancor lontana stabilizzazione della Libia che s’impone la necessità di un consistente aiuto economico, essendo proprio nello sviluppo sociale la principale difesa da una possibile, paventata involuzione, nemica di ogni progresso.
Proprio in questa ottica la FONDAZIONE CRAXI ha lanciato il progetto di un fondo di venti miliardi di euro, per una quinquennale azione di supporto nell’economia tunisina. Ma non c’è soltanto l’economia, esiste una millenaria cultura in parte comune da salvaguardare. Una antica amicizia, dunque, quella italo-tunisina, che trova, come ha ben espresso il Dr. NICOLA CARNOVALE, Segretario Generale della Fondazione, le sue ragioni nella profondità dell’uguale sentire mediterraneo, ragioni radicate nel cuore.
Alessandro P. Benini
www.fondazionecraxi.org
NEL CONVEGNO, articolato in ben 7 Sessioni, dopo i saluti iniziali di Mourad Fradi – Presidente Camera Tuniso-italiana di Commercio e Industria, di Moez Sinaoui – Ambasciatore della Tunisia in Italia e di Raimondo De Cardona – Ambasciatore d’Italia in Tunisia, – si sono susseguiti numerosi interessanti interventi da parte di qualificati Relatori e Docenti, provenienti da vari Istituti Esteri ed Università Italiane, i cui nominativi sono visionabili tramite il Link qui di seguito indicato > https://www.consulpress.eu/speranza-nel-mediterraneo/ – Successivamente, sarà cura della nostra Agenzia pubblicare una sintesi di alcuni dei suddetti interventi.