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Valentino sfila in digitale a Roma

 
Pierpaolo Piccioli ha portato l’alta moda di Valentino a Roma. Più precisamente nello Studio 10, il gigantesco studio di registrazione del sonoro a Cinecittà, per meglio catturare lo splendore e i volumi di una collezione e di un momento molto particolari.

 

Of Grace and Light, Pierpaolo Piccioli In Dialogue With Nick Knight”, è stato un evento quasi magico, una proiezione digitale in un’ambientazione soffusa dove da padrone la facevano gli abiti spettacolari. 
 
Nel pre-show, la cinepresa ha vagato attraverso i numerosi edifici degli studios romani, costellati di teste giganti di imperatori romani, templi incombenti, enormi aquile e falsi palazzi imperiali.

Prima dell’inizio, una carrellata, ha condotti gli spettatori alla famosa porta d’ingresso degli studi, evocando nelle loro menti i fantasmi dei grandi registi che hanno lavorato lì come Fellini, Rossellini, Visconti, Leone, Coppola e Scorsese. Si potevano persino riconoscere elementi decorativi del Casanova di Fellini, o set della serie TV Roma.
 
Knight e Piccioli avevano dato un assaggio dell’evento due settimane fa, con un video di appena un minuto mostrato durante il debutto online della stagione di Haute Couture parigina. Immagini di enormi frammenti di tessuto fatti ondulare da venti leggeri proprio come un “sogno ad occhi aperti2 come riporta la dicitura dell’invito a questo nuova collezione.

 
Nel corso della storia, i momenti di cambiamento o di ripartenza mettono immancabilmente al centro i valori umani. L’umanesimo è il seme della rinascita. Questo è uno di quei momenti. Concentrarsi sulla moda come attività profondamente umana di dare forma alla materia attraverso le mani, modellando creazioni che il corpo abita e a cui dà vita”, ha affermato la maison.
 
Enormi abiti a fiore o crinoline giganti, sui quali Knight ha proiettato immagini di formazioni rocciose o immensi petali. Partendo da una tecnica che aveva usato con grande efficacia in un progetto insieme a John Galliano per Maison Margiela nella Serpentine Gallery di Londra.
 
I vestiti sembrano trasformarsi in enormi fiori, mentre altri abiti giganteschi sembrano diventare stalattiti. 

Non è la prima volta che Valentino mostra modelle su un trapezio nella Città Eterna, basti ricordare il gala d’addio di Valentino Garavani davanti al Colosseo una decina di anni fa.
 
Come ogni casa di moda sartoriale d’Europa, anche Valentino ha sfilato solo online, così come ha fatto Dior con un grande evento in Puglia.


Percussioni giapponesi mescolate a carillon e musica da operetta contornavano modelle nere che apparivano indossando monumentali abiti bianchi, vestiti di seta plissettata da reverenda madre o enormi nuvole di tulle. Abiti da sera con spalle a sbuffo, braccia coperte con guanti argento metallizzato, abiti imponenti che sembrano scivolare nell’etere.

La bellezza romana Maria Carla Boscono compare in scena, poco prima di un’altra favolosa creazione – un abito da uccello del paradiso in piume di marabù.

Non vogliamo essere subito già così senza sogni, recita lo slogan del mini-film, una frase del poeta e regista Pierpaolo Pasolini.
 
Nel finale tutte le 15 modelle hanno posato in quella che sembrava una gigantesca natura morta, mentre PPP usciva a salutare ricevendo una manciata di applausi da parte del piccolo pubblico di amici, familiari e collaboratori di Valentino.
 
La mia più profonda gratitudine va alla grazia e alla luce degli umani che hanno lavorato così duramente a questa collezione. Se devo pensare a un futuro, all’opportunità che abbiamo per costruire qualcosa di nuovo, posso solo sperare che sarà modellato dalle mani e dai cuori e con la stessa passione di quegli umani che posso chiamare la mia gente”, ha dichiarato il sarto romano.

 

 

fonte fashionmag

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