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Aldo Moro

Via Caetani, quella maledetta Renault 4 rossa che segnerà uno dei momenti più cupi della storia d’Italia

Il tragico epilogo dopo 55 giorni di prigionia del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro

Nato a Maglie, nel leccese il 23 settembre del 1916 dopo gli studi classici frequenta la facoltà di giurisprudenza all’Università di Bari conseguendo la laurea con il punteggio massimo

In quel periodo oltre a svolgere il ruolo di assistenze entra a far parte della Federazione universitaria cattolica italiana (FUCI) diventandone presto presidente.

Allo scoppiare del Secondo conflitto mondiale, si incontra clandestinamente con alcuni esponenti del FUCI  come Amintore Fanfani membri dell’ex Partito Popolare Italiano come Alcide De Gasperi, Attilio Piccioni, Giovanni Gronchi e Giulio Andreotti di Azione Cattolica. 

In uno di questi incontri ultimano e approvano il documento che viene considerato di fondazione del partito della Democrazia Cristiana: “Le idee ricostruttive della Democrazia Cristiana” e Moro ne diventa vicepresidente.Aldo Moro Democrazia Criziana

Dopo l’elezione alla vicepresidenza della DC e l’elezione a deputato parlamentare nel 1948, inizia a ricoprire diversi incarichi politici come sottosegretario di gabinetto agli esteri per De Gasperi, presidente del gruppo parlamentare democristiano alla Camera, ministro di Grazia e Giustizia nel governo Segni e ministro dell’Istruzione.

Si deve a lui l’introduzione nelle scuole dello studio dell’educazione civica e la creazione del noto programma “Non è mai troppo tardi” condotta dal maestro Alberto Manzi, volta ad agevolare l’alfabetizzazione.

Eletto presidente del Consiglio a 47 anni fu il più giovane a ricoprire tale ruolo, almeno fino ad allora. 

Mentre Andreotti si apprestava a presentare il nuovo governo, un gruppo di terroristi aprì il fuoco sulla macchina in cui viaggiava il presidente Moro, uccidendo gli uomini della scorta. 

Era il 16 marzo del 1978 e quei criminali erano membri delle Brigate Rosse. 

Fondate dopo la strage di Piazza Fontana da Renato Curcio Margherita Cagol del movimento studentesco di Trento di formazione cattolica, da Alberto Franceschini e Prospero Gallinari della Federazione giovanile comunista di Reggio Emilia e da Mario Moretti, tecnico e sindacalista CISL alla Sit-Siemens, erano un gruppo terroristico di ispirazione marxista leninista attivo nel nostro Paese tra gli anni Settanta e Ottanta.

Nel corso dei 55 giorni di prigionia all’interno della “prigione del popolo” così chiamato dalle B.R. Il presidente della DC fu sottoposto a diversi interrogatori registrati su nastro e scrisse numerose lettere indirizzate alla famiglia, alla dirigenza del partito e a Bettino Craxi, l’unico a sostenere con forza la necessità di trattare con i terroristi per giungere alla sua liberazione.I criminali chiedevano uno scambio di prigionieri con lo Stato.

Il 9 maggio ’78 il corpo viene trovato nella Renault 4 parcheggiata a metà strada tra la sede del Partito Comunista Italiano e la sede della Democrazia Cristiana.

A Cinisi lo stesso giorno viene ucciso dalla Mafia il giornalista Peppino Impastato 

Uno degli eventi più cupi della storia d’Italia su cui aleggiamo moltissimi dubbi e domande che segneranno irrimediabilmente il nostro Paese.

Gianfranco Cannarozzo                                                                  Miriam Dei

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