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W I Colonnelli !!!

Volevamo I COLONNELLI… ci ritroviamo UN GENERALE!

di CLAUDIO TEDESCHI*

Il Paese va a rotoli, non nascono più bambini… non sapendo gestire l’invasione programmata, pagano gli italiani per mettersi i negri in casa (“Timeo Danaos et dona ferentes”)La burocrazia incapace di gestire la macchina dello Stato, si autoalimenta aumentando le tasse (i politici sono il braccio fiscale della burocrazia), diminuendo i servizi. L’Italia ha smesso di crescere negli anni ‘70 del secolo scorso, quando la politica di centrosinistra ha iniziato a portare l’Italia verso il baratro economico.

Il miracolo italiano del secondo dopoguerra mondiale era dovuto alle generazioni nate prima e durante il fascismo. Educate al dovere, al sacrificio e preparate intellettualmente da uno Stato che vedeva nell’Istruzione la vera forza di una società aperta al futuro, quelle generazioni, i nostri nonni ed i nostri genitori, risollevarono il Paese. Chiaramente il merito va riconosciuto anche a chi investì economicamente nel progetto, ma senza gli uomini e le donne “preparati e motivati” non si sarebbe fatto nulla.

Oggi siamo nella crisi più completa, il lavoro manca, i soldi mancano, gli imprenditori mancano. Lavorano soltanto banche, avvocati e tribunali fallimentari. Case pignorate e messe all’asta, oppure case popolari concesse a negri e delinquenti, mentre gli italiani finiscono per strada.

In Grecia, all’asta delle case di cittadini morosi (il 45 per cento del totale), asta sospesa per mesi per paura di disordini, le autorità hanno disposto che la polizia circondasse il tribunale per evitare incidenti. Ma non ci sono riusciti e gli attivisti del movimento “non pago” hanno dato l’assalto alle aule scontrandosi con i poliziotti. Tra gli organizzatrori delle manifestazioni rappresentanti della sinistra e del sindacato Pame vicino al partito comunista greco. Tutto questo è il segnale preciso che la situazione in Grecia si sta deteriorando e ci si avvia una stagione di scioperi sempre più violenti.

Tutto questo perché l’Unione europea non fa passi indietro: Jyrki Katainen, ex premier finlandese, vice presidente e l’anima più rigorista della Commissione europea, sostiene che ci vogliono 6/8 anni per vedere gli effetti positivi delle riforme. Intanto, mentre continua la privatizzazione del Paese, per fare fronte ai debiti contratti con la Bce, gli stipendi sono bloccati oppure calano mentre il costo della vita aumenta ogni giorno.  Vi dice nulla? Non sembra la nostra situazione? Infatti, se il futuro parlamento ed il governo che ne sarà l’espressione non adotteranno severe misure di austerità, Katainen ha già promesso che faremo la fine della Grecia.

E’ l’ora di trovare un’alternativa per l’Italia a tutto questo. E non la si può cercare certamente votando le vecchie maschere della politica. Guardiamo al nuovo che mette tanta paura ai dinosauri di questa democrazia fallita e sterile, guardiamo a quella destra che ha il coraggio delle proprie idee e che pensa alla gente.

È ora di tornare a Casa …. 

* Direttore de “IL BORGHESE” – Periodico Politico-Culturale “non politicamente corretto

ilborghese