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XXV APRILE ….una riflessione di MARCELLLO VENEZIANI :
” Perché dobbiamo rifiutare di dichiararci ‘anti-Fascisti’ “

Scritto da Redazione il . Pubblicato in .

“Non me la sento di dirmi antifascista….”
così inizia una riflessione di MARCELLO VENEZIANI postata su fb circa alle h. 12 del 15 Aprile a cura di Piero Jones ed integralmente pubblicata dalla Consul-Press – con, a margine – alcune mie note a personali.

“Non me la sento di dirmi antifascista al cospetto di un grande filosofo fascista come Giovanni Gentile, ucciso mentre cercava la concordia tra gli italiani. Non me la sento di dirmi antifascista davanti al sacrificio di un giovane fascista, limpido, libertario e coerente, come Berto Ricci che perse la vita, senza toglierla a nessuno, nel nome della sua rivoluzione. Non me la sento di dirmi antifascista ricordando Araldo di Crollalanza, ministro che realizzò grandi opere, e del fascismo ebbe solo la versione costruttiva. Cito apposta loro tre per ricordare con loro i giganti che vi aderirono pagando di persona; i giovani che si sacrificarono per un’idea o solo per rispettare un impegno d’onore, e i tanti governanti onesti ed efficaci che edificarono l’Italia.

Non me la sentirei poi di sfilare nel nome dell’antifascismo tra i terremotati d’Abruzzo dove le case costruite dal fascismo hanno resistito intatte, e quelle che son venute dopo, in epoca antifascista, hanno massacrato i loro abitanti. Non me la sentirei di dirmi antifascista perfino tra gli antifascisti che fuggirono in Russia per sfuggire al regime fascista e li furono trucidati, col beneplacito di Togliatti. Furono uccisi più antifascisti dall’antifascismo rosso che dal ventennio fascista…

Marcello Veneziani


NOTE A MARGINE
– 
Personalmente condivido in termini assoluti questa “Riflessione / Dichiarazione” di Marcello Veneziani – filosofo e scrittore che non ha mai avuto problemi a sottolineare coraggiosamente ed intellettualmente una sua ammirazione verso il Fascismo, così come Pietrangelo Buttafuoco – opinionista e scrittore, così come Franco Cardini – cattedratico e storico del Medio-Evo (…e non solo !), così come Giano Accame – giornalista, politologo e scrittore, la cui scomparsa molto ancora pesa nel “Nostro Mondo” che, forse troppo riduttivamente, viene indicato come ‘il Mondo di Destra’.
E a Noi, ancora appartenenti ad un Mondo di “Ideali ed Ideologie”, dovrebbe esserci consentito di non dichiararci “Anti-fascisti”, proprio perché i nostri “Avversari” – di cui i più numerosi vogliono essere altresì solo nostri “Nemici” (come Saviano, Scurati, Don Biancalani, l’ANPI, ecc.ecc, ….ma con il tacito consenso di Elly Schlein, Gualtieri, Conte ed altri “moderati”) sostengono quei loro Gruppettari che scandiscono ancora oggi, nei cortei e nelle piazze “UCCIDERE UN FASCISTA NON E’ REATO !” 
E proprio su questo ultimo paragrafo desidererei inviare una “Lettera aperta” ai Vertici di Fratelli d’Italia – Nazionali e Territoriali –  successiva a quella pubblicata Sabato 5 Aprile in quanto, pur ben consapevole che stare all’Opposizione è decisamente più facile che stare al Governo, a volte è doveroso e necessario stare e mantenere la schiena dritta.

Giuliano Marchetti 

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